giovedì 30 dicembre 2010

IL PUNTO NASCITE CHIUDE DAL 31 DICEMBRE

La chiusura è definita “provvisoria”. Di fatto il reparto viene smantellato, il personale trasferito al S.Bortolo di Vicenza, dove il problema è nato e per le cui carenze è l’ospedale di Noventa a pagare e con esso i cittadini di un vasto territorio interprovinciale che non può contare su altre, analoghe strutture. Ne esce aumentata anche la preoccupazione per le sorti complessive del nostro nosocomio: il punto nascite appare come l’anello più debole di una catena che sembra sul punto di spezzarsi definitivamente.

Adesso ci dispiace dire che, inascoltati, avevamo lanciato da tempo l’allarme.

Neppure è sufficiente ricordare le responsabilità politiche, in particolare della Lega Nord:

1) per aver provocato, con i suoi quattro Assessori Regionali succedutisi negli ultimi anni, una voragine di 1 miliardo di euro nella sanità veneta.

2) per non aver messo il Direttore Generale dell’Ulss 6 nelle condizioni organizzative ed economiche di garantire un servizio sicuro ed adeguato alle reali esigenze del territorio (dal verbale dell’incontro tenutosi in Prefettura il 23/12: “.. il Segretario Regionale per la Sanità ha autorizzato il temporaneo accorpamento dei due punti nascita dal 30 Dicembre 2010 .. “)

3) per aver colpevolmente ingannato i cittadini annunciando con toni trionfalistici di aver definitivamente risolto il problema ancora nel Luglio scorso.

Giunti a questo punto è indispensabile unire le forze politiche, sindacali e sociali per difendere e rivendicare le buone ragioni dell’Area Berica, la sua peculiarità territoriale e la necessità di una autonomia che la preservi e riscatti dallo storico ruolo di cenerentola che paga per colpe altrui.

Confermiamo perciò la nostra disponibilità a partecipare costruttivamente a tutte le iniziative che da subito devono essere concordate. In tal senso ci aspettiamo un segnale forte e tempestivo dalla Conferenza dei Sindaci.

mercoledì 15 dicembre 2010

da Pier Luigi Bersani

Care democratiche, cari democratici,

come saprete ieri c’è stato il voto sulla nostra mozione di sfiducia al governo Berlusconi. Il governo ha ottenuto 314 voti. 311 i voti a favore della sfiducia, 2 gli astenuti.
Abbiamo ottenuto il massimo in questo momento. E' un governo clinicamente morto che non può governare e credo che lo sappiano anche loro. Non hanno governato con 100 voti di scarto, non penso riescano a farlo con tre. Il Pd oggi ha fatto il suo dovere, con 206 deputati presenti e 206 voti favorevoli alla mozione di sfiducia al governo (qui trovate gli interventi dei nostri parlamentari).
Si è visto che in una maggioranza che si restringe e in un'opposizione che si allarga la centralità del Pd viene rafforzata. Abbiamo avuto un atteggiamento compatto, univoco e serio, e lo terremo nelle prossime settimane. Il Pd non si divide perché noi discutiamo all'aperto, ma nei momenti seri siamo uniti. Loro invece hanno dato una pessima prova, il Paese è disgustato. C'è una palese impossibilità a governare e dare risposte al Paese in un momento di gravissima tensione e di delicata situazione economica. Evidentemente si è verificata una vicenda totalmente scandalosa di compravendita di voti, che consegna al Paese un governo più debole e un'opposizione più ampia.

Nel mio intervento alla Camera ho ribadito che oggi moderato è chi mantiene la famiglia con 1000 € e non chi porta i capitali all'estero o difende chi infrange le quote latte.

Quando saremo al governo porremo rimedio ai danni prodotti da questo governo: evasione, poca crescita, aumento della spesa corrente, meno lavoro, meno attività per le nostre imprese. Non abbiamo paura delle elezioni perché dopo sedici anni questo paese non ne può più, ma certamente è il momento della responsabilità e di un governo di transizione.
Cerchiamo assieme una strada nuova, perché fuori da qui c'è un Paese che vuole cambiare, che è stanco e vuole cambiare.

PS: vorrei ringraziare i tanti tra voi che hanno partecipato alla manifestazione di sabato scorso a Roma, a piazza San Giovanni. Su partitodemocratico.it potete leggere il testo del mio discorso.

Pier Luigi Bersani
Segretario Nazionale del Partito Democratico



14 Dicembre mozione di sfiducia, dichiarazioni di voto alla Camera di BERSANI

sabato 4 dicembre 2010

Bersani: "Le forze progressiste hanno bisogno di coraggio e nuove scommesse"





Varsavia, 2/12/2010 - Meeting annuale del Partito socialista europeo (Pse). Intervento di Pier Luigi Bersani "Serve un grande progetto europeo sul lavoro e occorre legare il futuro delle forze progressiste alle nuove generazioni, evitando che il debito venga pagato non dalla finanza ma dalle nuove generazioni"

Ginato e Fracasso sul rischio chiusura punto nascite di Noventa

Agli iscritti dell'Area Berica
Vi inoltriamo per conoscenza i comunicati stampa del Segretario provinciale Federico Ginato e del Consigliere Regionale Stefano Fracasso a proposito delle preoccupanti notizie apparse sul Giornale di Vicenza (in allegato) riguardanti il futuro del punto nascite dell'ospedale di Noventa.
Saluti,
la Segreteria

«Il centro nascite di Noventa a rischio chiusura? L’assessore faccia chiarezza»
Il centro nascite dell’ospedale di Noventa sembra essere da tempo la vittima predestinata di una riorganizzazione portata avanti con grande pervicacia e ostinazione dalla direzione generale dell’ULSS 6 ma interamente a discapito del nosocomio noventano. L’incertezza che si è venuta a creare attorno alla sopravvivenza del centro nascite appare infatti come la conseguenza di una lunga sequela di tagli e riduzioni di personale che hanno contribuito a diffondere un crescente allarmismo tra gli utenti di un reparto che invece, nonostante tutto, funziona ottimamente e che con investimenti contenuti potrebbe raggiungere ulteriori posizioni di eccellenza.
Proprio ieri, lo stesso Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto rispondendo ad una interrogazione presentata dal Consigliere regionale Stefano Fracasso davanti al Consiglio regionale ha ribadito che il punto nascite funziona regolarmente e non è prevista alcune sospensione. Ha aggiunto inoltre che per ogni struttura ospedaliera del Veneto sarà la prossima programmazione regionale a definire l’assetto per i prossimi anni.
Arrivati a questo punto credo sia necessario fare un po’ di chiarezza: o il direttore generale si sta muovendo in contrasto con le posizioni assunte dall’Assessore regionale alla Sanità oppure è l’Assessore che ha dichiarato cose non vere di fronte al Consiglio regionale. In ogni caso, a fare le spese di una gestione poco trasparente saranno per l’ennesima volta gli abitanti dell’Area Bercia.

Federico Ginato


«No a colpi di mano sull’ospedale di Noventa»
“Sul futuro di ostetricia a Noventa diciamo no ai colpi di mano”. Così Stefano Fracasso, consigliere regionale del Pd, dopo che, sulla stampa vicentina, è riemersa la preoccupante ipotesi di una chiusura del reparto. “Proprio ieri – spiega Fracasso – in Consiglio regionale, la Giunta regionale ha risposto ad un’interrogazione mia e del consigliere Raffaele Grazia, escludendo che sul reparto di Noventa siano state assunte decisioni di chiusura. Mi aspetto che tutti si attengano a questa indicazione precisa della Giunta regionale. Nessuna circolare ministeriale o decisione a livello di Ulss può prescindere da quanto previsto nel Piano Socio Sanitario regionale. È quello lo strumento di pianificazione a cui bisogna riferirsi. Certamente il Veneto deve aggiornarlo, ma questo non giustifica nessuna imboscata ai danni del territorio. Perciò continueremo a vigilare”
c/o Fondazione "MAURO NORDERA BUSETTO" Via Carlo Porta 36025 Noventa Vicentina (VI)