giovedì 8 novembre 2012


UN INCONTRO CON LAURA PUPPATO
(Gianni Sartori)

“Il debito pubblico di cui dovremmo preoccuparci di più -ci spiega Laura Puppato- è quello con il pianeta che potrebbe lasciarci senza cibo, acqua  ed energia”. Abbiamo intercettato l'ex sindaco di Montebelluna (unica donna nelle primarie del PD) alla stazione di Padova, reduce da un incontro a Spinea con i comitati di sostegno, in attesa del treno per Roma. Una scelta, quella di fare campagna elettorale con i “mezzi”, in linea con la sua storia personale di ambientalista.


1) D. C'era una volta il “ricco Nord-est”, una regione non risparmiata dalla crisi dopo gli anni di sviluppo economico. Qualche sua considerazione...
R. Qui la politica regionale è probabilmente vissuta sugli allori, pensando che comunque questo territorio sarebbe stato in grado di rimanere concorrenziale, competitivo. Ma questo non è accaduto, non poteva accadere. E' mancata la capacità politica di comprendere di cosa veramente abbisognava la piccola e media industria.

2)   D. In particolare, cos'è mancato?
R. A livello nazionale è venuto meno il diritto civile ad avere garanzie. Attualmente siamo al 156° posto su 181 paesi in quanto capacità di tutelare i cittadini, quanto basta per far fuggire le imprese.
Dall'altro lato, una burocrazia pletorica che per mettere barriere alla corruzione ha reso impossibile la vita agli utenti. Predomina la soggettività dei comportamenti, non esiste il merito...Situazioni che in parte sono un “prodotto tossico” dell'eccessiva burocratizzazione.

Altra carenza, le infrastrutture, sia quelle telematiche che i servizi a disposizione dei cittadini per trasporto di passeggeri e merci. A mio avviso abbiamo “perso” scegliendo malauguratamente di privilegiare il trasporto su strada. Per esempio non puntando sulla metropolitana di superficie, come in molte città europee, da Berlino a Nantes. Una soluzione in grado di ridimensionare i costi sociali per le famiglie, ma anche per le imprese che non dipenderebbero più dalle variazioni dei costi di petrolio e gasolio. Aggiungiamo che Veneto-Sviluppo avrebbe dovuto tutelare le micro-imprese, ma non c'è mai riuscito (soltanto le medie). Le aziende che costituiscono il vero tessuto del Nord-est sono state lasciate sole, così come non si è investito nella ricerca e nell'educazione.

3) D. Tra le sue proposte anche un Senato delle Regioni...
R. Anche se la politica attuale sta rischiando di bypassare tutto, resta l'esigenza di una riforma elettorale e del dimezzamento dei parlamentari. Ritengo che con la doppia Camera l'attività legislativa venga rallentata e sono a favore di un Senato delle Regioni come secondo asse legislativo, una modifica dell'assetto istituzionale che automaticamente ridurrebbe il numero dei parlamentari. Aggiungo che considero l'attuale polemica sulle Regioni quantomeno strumentale. Dietro la richiesta di cancellare le autonomie, unica garanzia per i cittadini di essere governati da vicino, vedo una forma di neocentralismo.
4) D. Altre indicazioni in materia di riduzione dei costi e di riforma della politica?
R. Per un'autentica riforma della politica e dei partiti è necessario stabilire un tetto ai finanziamenti pubblici, controllarne l'impiego e, soprattutto, fornire un rendiconto accessibile ai cittadini. Compito dei partiti, selezionare i propri rappresentanti su criteri di onestà e integrità personale. Per poter accedere a qualsiasi livello di candidatura, è indispensabile essere incensurati. Le priorità: una legge anti-corruzione, una nuova legge elettorale con doppia preferenza, maschile e femminile, e un sistema uninominale e maggioritario spinto per garantire la governabilità.

5) D. nel suo programma si parla molto di mobilità sostenibile. In concreto?
R. Mobilità sostenibile significa miglioramento della qualità della vita, riduzione dei costi di viaggio, sia in termini di denaro che di inquinamento, e anche dei costi sanitari (meno inquinamento e meno alienazione, maggior attività fisica e minor ricorso a cure mediche). In linea con Kyoto, propongo progetti mirati all'efficienza dei trasporti per una reale riduzione delle emissioni. In particolare, reti e servizi per il trasporto collettivo, percorsi protetti pedonali e ciclabili e reti metropolitane integrate (bus, tram, treno, metro).


6) D. Ritornando al Nord-est, cosa hanno rappresentato le varie Leghe? Un coagulo di egoismi diversi o una rivalsa identitaria?
R. Colgo un'analogia tra il fallimento di un determinato sistema produttivo (sostanzialmente fordista) e l'attuale declino della Lega Nord la cui esistenza si è sempre basata, sostanzialmente, su due principi-base. Da un lato, individuare un “nemico” (prima i meridionali, poi gli immigrati...) per fare leva sulla paura e dall'altro il federalismo, inteso come soluzione a tutti i mali, come panacea, ma in realtà non realizzando nulla di quanto era stato promesso. Per questo sostengo che alla “Lega della paura” è subentrata la “Lega delle illusioni”.


7) D.  La discussione sui costi della politica sembra aver oscurato la questione delle spese belliche. Un suo commento, ripensando anche all'esperienza di pacifista durante la guerra nella ex-Yugoslavia...
R. All'epoca del conflitto nella ex-Yugoslavia, per 4-5 anni, ho preso parte a varie iniziative di aiuto umanitario, in particolare nelle zone confinanti tra Croazia, Serbia e Bosnia. Abbiamo potuto vedere con i nostri occhi cosa succede quando la pazzia si impadronisce di una nazione. Per quanto riguarda la situazione attuale, ritengo che spendere vari miliardi di euro all'anno per le missioni all'estero (così come acquistare i nuovi caccia-bombardieri) sia una follia totale. In una prospettiva di Stati Uniti d'Europa, è fondamentale ripensare la politica estera. Anche ragionando soltanto in termini di convenienza, emerge la necessità di una politica estera europea comune, sia in caso di “intervento” che di “non-intervento”.

8) D. Durante la guerra nella ex-Yugoslavia ha conosciuto il compianto Alex Langer. Come lo ricorda a 17 anni dalla morte?
R. Un grande, nella sua umanità. Forse non così “forte” come appariva, ma profondamente determinato nelle sue scelte, nel suo tentativo di cambiare comunque qualcosa. Alex ha pagato un prezzo altissimo per la sua sensibilità, per quello che potrei definire un “eccesso di generosità”. Quando hai dato tutto, può succedere che dentro ti rimanga un vuoto...
Gianni Sartori

I CANDIDATI ALLE PRIMARIE


lunedì 11 giugno 2012

mercoledì 13 giugno ore 20:30 
Montegalda, Sala Valmarana, Municipio di Montegalda: 
Il Partito Democratico e la crisi della Politica. Incontro sui temi dell'attualità politica nello scenario locale e nazionale con Stefano Fracasso, Consigliere Regionale PD, eFederico Ginato, Segretario Provinciale PD.

mercoledì 14 marzo 2012

Donne in politica a caccia di parità. Ma i posti calano

Buongiorno,

sperando di far cosa utile e gradita vi inoltro l’articolo pubblicato oggi da “Il Giornale di Vicenza” in cui si illustra l’importante iniziativa legislativa che stiamo portando avanti sul tema della doppia preferenza.

Grazie mille e buon lavoro.

Daniela Sbrollini

QUOTE ROSA. La rappresentanza di genere nei consigli degli enti locali

Donne in politica a caccia di parità. Ma i posti calano

Marco Scorzato

Presto alla Camera una proposta di legge bipartisan: un eletto su tre sarà femmina. Sbrollini (Pd): «Voto storico, vediamo chi ci sta»

martedì 13 marzo 2012 CRONACA, pagina 15


Sgomitano in mezzo alla calca. Chiedono spazio, rivendicano il diritto alla parità, all´equilibrio di rappresentanza negli incarichi pubblici e nelle assemblee elettive. Lo fanno da tempo, le donne in politica, ma mai come in questa fase gli spazi sono ristretti. Sempre di più. E per tutti, maschietti compresi. Crescono le aspettative - femminili -, calano i posti - in politica: via le Province; dieta dei Cda delle società pubbliche; verso il taglio delle poltrone il Parlamento nazionale. riforma permettendo. La torta si restringe e le donne chiedono di gustare le fette che finora hanno riempito perlopiù pance maschili. Un gioco a somma zero, anzi negativa.
Il momento è catartico, direbbe il comico, e in questo contesto approderà presto alla Camera una proposta di legge bipartisan sul “riequilibrio della rappresentaza di genere”. Quote rosa era il vecchio refrain. «Ma le quote rosa sono superati», dice Daniela Sbrollini, deputata del Partito democratico -. Serve un meccanismo che dia la vera parità alla rappresentanza di genere e questa proposta lo individua: perciò sarà un voto storico».
IL «RIEQUILIBRIO». Il testo «nasce dalla sintesi di diverse proposte di legge, avanzate da deputate donne di quasi tutti i principali gruppi parlamentari, tranne la Lega nord», sottolinea Sbrollini, prima firmataria di uno di questi testi-base. La sintesi è una proposta di legge presentata a Roma l´8 marzo scorso, Festa della donna. Dovrebbe andare in aula il 26. E dice questo: riequilibrio del rapporto di genere negli enti locali. Come? «Nelle liste dei candidati viene assicurata la presenza di entrambi i sessi nelle assemblee elettive, con la certezza che nessuno dei due potrà essere rappresentato in misura superiore ai due terzi» e con un meccanismo che regoli le preferenze: «Ogni elettore potrà esprimere – sottolinea Sbrollini - una o due preferenze, ma nel caso di due, esse dovranno riguardare candidati di sesso diverso, pena l´annullamento della seconda preferenza».

DUE TEMPI. L´auspicio è che entro sei mesi dall´entrata in vigore della legge, «si arrivi all´adeguamento degli statuti e dei regolamenti degli enti locali». Per quanto riguarda il livello regionale si introduce un vincolo più blando, cioè «la promozione della parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive attraverso misure che permettano di incentivare l´accesso alle cariche elettive del genere sottorappresentato, anche prevedendo la nullità delle liste che non presentino i requisiti».
Si parte dai livelli locali, sottolinea Sbrollini, «perché a livello nazionale è in corso il dibattito sul cambio della legge elettorale». Ma una volta chiarito questo dibattito, «il meccanismo sarà da estendere anche al Parlamento». Già, ma intanto questo passaggio non c´è, e non è un particolare da poco.

LA PROVA DELL´AULA. È lì, alla Camera e al Senato dove le donne non sono certo maggioranza, che la proposta deve prima di tutto trovare consensi per diventare legge. Le donne hanno bisogno dei voti degli uomini. «Bersani, segretario Pd, si è già espresso a favore – ricorda Sbrollini - e anche altri colleghi maschi sono d´accordo. Anche le deputate del Pdl hanno chiesto ad Alfano di sostenere la proposta. A parole ci siamo, poi vediamo. E speriamo che anche la Lega si unisca». Sbrollini e le sue colleghe ripongono molte aspettative su questo voto. Altri parlamentari sono ben più freddi, ritenendola una “novità di minima”, una sintesi (necessariamente) al ribasso di tutte le proposte avanzate negli anni: del resto un posto da consigliere a Lastebasse e una poltrona a Montecitorio non sono propriamente la stessa cosa.

giovedì 8 marzo 2012

Otto Marzo, Bersani: "Ruolo delle donne decisivo per sviluppo e crescita"

Un anno fa le donne del Pd consegnarono al Palazzo Chigi le firme per le dimissioni di Berlusconi e la formazione di un governo di transizione



"Oggi è un giorno importante perché pone al centro la valorizzazione del ruolo delle donne, che è uno dei pilastri della nostra linea politica, delle nostre proposte concrete, e rispetto al quale in tutto il mondo e anche in Italia c’è ancora moltissima strada da fare.Il ruolo delle donne nel mondo del lavoro, attraverso il sostegno all'occupazione e alle possibilità di avanzamenti economici e nelle carriere, il rispetto della dignità femminile, dei diritti sociali, la parità nella composizione dei gruppi dirigenti nei diversi ambiti, dalla politica alle aziende: sono obiettivi decisivi per lo sviluppo e la crescita sui quali siamo fortemente impegnati. Il grado di civiltà di un paese si misura dal modo con il quale vengono considerate e trattate le donne. In questo stesso contesto desidero ricordare che oggi è un giorno importante anche per un altro motivo: esattamente l’otto marzo dello scorso anno, quando tutto l’establishment economico, amministrativo e dell’informazione italiano sosteneva a spada tratta Berlusconi e Tremonti che con le loro scelte ci stavano portando al disastro, una delegazione di donne del Partito Democratico consegnò a Palazzo Chigi una parte dei milioni di firme raccolte tra gli italiani per chiedere che Berlusconi se ne andasse e consentisse così la formazione di un governo di transizione. Fu uno dei momenti, non l’unico, in cui le donne italiane, non solo quelle che si riconoscono nel Pd, hanno saputo sostenere il risveglio del civismo e dell’impegno nel nostro paese".

PD Nazionale

venerdì 3 febbraio 2012

Rai, Zaia non paga canone Ruzzante: "Zaia impone tasse ma incita a evasione. Lega ipocrita: ha consentito aumento canone"

“Lo stesso presidente Zaia che impone le tasse ai cittadini, dal bollo auto ai ticket sulla sanità, non può permettersi il lusso di definire giusta la battaglia contro il canone Rai, incitando così all’evasione fiscale. Zaia, così come il deputato-sindaco leghista Bitonci, non possono stare con un piede nelle stanze del potere ed uno nelle piazze della protesta: troppo comodo”.

A dirlo il consigliere regionale del Pd, Piero Ruzzante, commentando le dichiarazioni di oggi del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso della manifestazione ‘Riprendiamoci la Rai’, tenutasi a Venezia.

“Si tratta di una presa in giro nei confronti di quel milione e mezzo di famiglie venete che in questi giorni ha pagato i 112 euro per il servizio pubblico televisivo. Zaia piuttosto spieghi perché la Lega, che ha governato per 8 anni e mezzo negli ultimi dieci, non ha cancellato il canone. Non solo non l’ hanno fatto ma addirittura hanno consentito l’aumento della tariffa dell’abbonamento”.

“L’altro evidente elemento di ipocrisia - conclude Ruzzante - sta nel fatto che tutte le critiche che oggi Zaia ha rivolto alla Rai dovrebbe avere il coraggio di rivolgerle a quella pletora, tra consiglieri d’amministrazione, direttori e dirigenti, che la Lega ha inserito in Rai, attraverso un’occupazione sistematica”.

02.02.2012 - Partito democratico del Veneto
c/o Fondazione "MAURO NORDERA BUSETTO" Via Carlo Porta 36025 Noventa Vicentina (VI)