dico io: era ben ora.
Frida Roy, 18 gennaio 2011,
Caso Ruby Raccoglieranno firme in tutta Italia per difendere la dignità delle donne che il Premier con gli ultimi sviluppi sul caso Ruby ha calpestato. A lanciare la mobilitazione è il Partito democratico in particolare le donne della segreteria Pd che hanno fatto la proposta durante la riunione nella sede del partito. "E' stata calpestata la dignità delle donne - hanno spiegato - esigiamo rispetto"
Il caso Ruby tocca tutti, le donne in particolare. E mentre le ministre del Pdl scendono in difesa del premier definendolo un "perseguitato" e la "prima vittima di un massacro mediatico", le donne della segreteria del Pd decidono di raccogliere firme per chiedere il rispetto di una dignità femminile che in questi ultimi giorni, è stata più volte "calpestata". Ma parlano anche di "dignità del Paese".
Dal centrodestra si opta per la politica dello struzzo. "In questa temperie politica e culturale le parlamentari del PDL sentono il dovere - scrivono in in una nota- di sottolineare con forza l`intensa e appassionata azione del Governo Berlusconi compiuta a favore delle donne e per il rispetto complessivo della condizione femminile e dei minori. Infatti, sono del nostro Governo la legge sullo stalking, l`inasprimento delle pene per i reati di violenza sessuale, l`approvazione della Convenzione di Lanzarote contro gli abusi sui minori, la lotta alla pedopornografia, la legge contro le mutilazioni genitali femminili e quella sulle quote rose all`interno dei cda".
Dopo gli ultimi sviluppi che hanno interessato il premier, dalla segreteria del Partito democratrico arriva la proposta di una raccolta firme da fare in tutta Italia: "Adesso basta. Esigiamo rispetto. Il capo dell'esecutivo ci imbarazza davanti al mondo", si legge nel comunicato.
"Presidente, ora basta. Si dimetta adesso. Liberi l'Italia dall'imbarazzo", continua il comunicato. Lo spettacolo indecoroso che sta offrendo al mondo intero non è degno di un Paese civile. Ciò a cui stiamo assistendo supera ogni limite, in un decadimento dei costumi e della morale pubblica, a cui pure ci aveva tristemente abituato, che oggi precipita all'estremo della prostituzione minorile", scrivono nella lettera Roberta Agostini, Stella Bianchi, Cecilia Carmassi, Annamaria Parente, Francesca Puglisi.
"E' intollerabile che i suoi comportamenti la espongano all'accusa di essere il diretto protagonista e impresario del set degradante che ci ha già propinato in decenni di trash televisivo. Ed altrettanto intollerabile è che proprio lei, che a parole sbandiera il primato del merito e della famiglia, nei fatti cerchi solo un patetico acquisto di favori sessuali, riducendo le donne a merce e oggetto di scambio. Le donne di questo Paese sono altro: sono talento, lavoro, impegno, fatica, bellezza, cuore, dignità e serietà. In nome della nostra dignità e serietà, esigiamo rispetto", concludono nella lettera.
Una lettera che raccoglie l'immediata adesione di tutte le deputate del gruppo Pd alla Camera dei deputati. Qui, a lanciare l'iniziativa la deputata lombarda Emilia De Biasi: "Siamo con le donne della segreteria nazionale del Pd, perché la dignità delle donne e delle istituzioni non può essere ulteriormente calpestata: Berlusconi si deve dimettere. Siamo all'ultima fermata, quella dei festini con le minorenni, della sovrapposizione fra vita privata e ruolo pubblico del premier, abituato a comprare tutto: aziende, deputati, donne. Non in nostro nome, presidente Berlusconi". E' quanto si legge in un appello sottoscritto da Emilia De Biasi, Elisa Marchioni, Delia Murer, Barbara Pollastrini, Lucia Codurelli, Anna Paola Concia, Susanna Cenni, Luisa Gnecchi, Donatella Mattesini, Letizia De Torre, Ileana Argentin, Marina Sereni, Sabina Rossa, Maria Coscia, Paola De Micheli, Raffaella Mariani, Laura Froner, Maria Grazia Gatti, Chiara Braga, Rosa Villecco Calipari, Manuela Ghizzoni, Carmen Motta, Marilena Samperi, Doris Lo Moro, Sesa Amici, Marianna Madia, Donata Lenzi, Luciana Pedoto, Silvia Velo, Alessia Mosca, Rosa De Pasquale, Daniela Cardinale, Alessandra Siragusa, Amalia Schirru, Luisa Bossa, Daniela Sbrollini, Teresa Bellanova, Caterina Pes, Giusy Servodio, Vittoria D'Incecco, Elisabetta Rampi, Pina Picierno, Laura Garavini, Maria Grazia Laganà Fortugno, Cinzia Capano, Donatella Ferranti.
Caso Ruby Raccoglieranno firme in tutta Italia per difendere la dignità delle donne che il Premier con gli ultimi sviluppi sul caso Ruby ha calpestato. A lanciare la mobilitazione è il Partito democratico in particolare le donne della segreteria Pd che hanno fatto la proposta durante la riunione nella sede del partito. "E' stata calpestata la dignità delle donne - hanno spiegato - esigiamo rispetto"
Il caso Ruby tocca tutti, le donne in particolare. E mentre le ministre del Pdl scendono in difesa del premier definendolo un "perseguitato" e la "prima vittima di un massacro mediatico", le donne della segreteria del Pd decidono di raccogliere firme per chiedere il rispetto di una dignità femminile che in questi ultimi giorni, è stata più volte "calpestata". Ma parlano anche di "dignità del Paese".
Dal centrodestra si opta per la politica dello struzzo. "In questa temperie politica e culturale le parlamentari del PDL sentono il dovere - scrivono in in una nota- di sottolineare con forza l`intensa e appassionata azione del Governo Berlusconi compiuta a favore delle donne e per il rispetto complessivo della condizione femminile e dei minori. Infatti, sono del nostro Governo la legge sullo stalking, l`inasprimento delle pene per i reati di violenza sessuale, l`approvazione della Convenzione di Lanzarote contro gli abusi sui minori, la lotta alla pedopornografia, la legge contro le mutilazioni genitali femminili e quella sulle quote rose all`interno dei cda".
Dopo gli ultimi sviluppi che hanno interessato il premier, dalla segreteria del Partito democratrico arriva la proposta di una raccolta firme da fare in tutta Italia: "Adesso basta. Esigiamo rispetto. Il capo dell'esecutivo ci imbarazza davanti al mondo", si legge nel comunicato.
"Presidente, ora basta. Si dimetta adesso. Liberi l'Italia dall'imbarazzo", continua il comunicato. Lo spettacolo indecoroso che sta offrendo al mondo intero non è degno di un Paese civile. Ciò a cui stiamo assistendo supera ogni limite, in un decadimento dei costumi e della morale pubblica, a cui pure ci aveva tristemente abituato, che oggi precipita all'estremo della prostituzione minorile", scrivono nella lettera Roberta Agostini, Stella Bianchi, Cecilia Carmassi, Annamaria Parente, Francesca Puglisi.
"E' intollerabile che i suoi comportamenti la espongano all'accusa di essere il diretto protagonista e impresario del set degradante che ci ha già propinato in decenni di trash televisivo. Ed altrettanto intollerabile è che proprio lei, che a parole sbandiera il primato del merito e della famiglia, nei fatti cerchi solo un patetico acquisto di favori sessuali, riducendo le donne a merce e oggetto di scambio. Le donne di questo Paese sono altro: sono talento, lavoro, impegno, fatica, bellezza, cuore, dignità e serietà. In nome della nostra dignità e serietà, esigiamo rispetto", concludono nella lettera.
Una lettera che raccoglie l'immediata adesione di tutte le deputate del gruppo Pd alla Camera dei deputati. Qui, a lanciare l'iniziativa la deputata lombarda Emilia De Biasi: "Siamo con le donne della segreteria nazionale del Pd, perché la dignità delle donne e delle istituzioni non può essere ulteriormente calpestata: Berlusconi si deve dimettere. Siamo all'ultima fermata, quella dei festini con le minorenni, della sovrapposizione fra vita privata e ruolo pubblico del premier, abituato a comprare tutto: aziende, deputati, donne. Non in nostro nome, presidente Berlusconi". E' quanto si legge in un appello sottoscritto da Emilia De Biasi, Elisa Marchioni, Delia Murer, Barbara Pollastrini, Lucia Codurelli, Anna Paola Concia, Susanna Cenni, Luisa Gnecchi, Donatella Mattesini, Letizia De Torre, Ileana Argentin, Marina Sereni, Sabina Rossa, Maria Coscia, Paola De Micheli, Raffaella Mariani, Laura Froner, Maria Grazia Gatti, Chiara Braga, Rosa Villecco Calipari, Manuela Ghizzoni, Carmen Motta, Marilena Samperi, Doris Lo Moro, Sesa Amici, Marianna Madia, Donata Lenzi, Luciana Pedoto, Silvia Velo, Alessia Mosca, Rosa De Pasquale, Daniela Cardinale, Alessandra Siragusa, Amalia Schirru, Luisa Bossa, Daniela Sbrollini, Teresa Bellanova, Caterina Pes, Giusy Servodio, Vittoria D'Incecco, Elisabetta Rampi, Pina Picierno, Laura Garavini, Maria Grazia Laganà Fortugno, Cinzia Capano, Donatella Ferranti.
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