lunedì 14 novembre 2011
21 novembre 2011, ore 20.45
Incontro promosso dal circolo PD di Noventa, un'importante riflessione sui minori: legalità e prevenzione in occasione della Giornata Mondiale del Fanciullo. Una grande occasione per analizzare la situazione territoriale, per capire le criticità e per trovare delle risposte.
martedì 25 ottobre 2011
lunedì 26 settembre 2011
venerdì 22 luglio 2011
Costi della politica: ecco le proposte del PD
Per questa ragione il Pd ha da tempo messo a punto precise proposte e dato vita a concrete iniziative parlamentari sul tema dei costi della politica e delle riforme istituzionali. Al Senato ha anche presentato emendamenti alla manovra del governo insieme a Idv e Udc, misure che il governo e la maggioranza hanno respinto, impedendone l’approvazione, ma che restano validi punti di riferimento per gli interventi da realizzare.
- Retribuzioni dei parlamentari. Il Pd punta a modificare la legge del 1965 che lega la retribuzione dei parlamentari alla retribuzione dei magistrati italiani, per scegliere un nuovo parametro. L’obiettivo è di allineare l’Italia alla media delle retribuzioni dei parlamentari degli altri paesi europei.
- Vitalizi. Con una decisione interna alla Camera e al Senato (gli organi costituzionali hanno un’autonomia decisionale sul proprio bilancio) il Pd propone di rivedere entro la legislatura i vitalizi dei parlamentari riportandoli al sistema previdenziale in vigore per tutti gli altri cittadini iscritti all’Inps.
- Risparmi e trasparenza su affitti e servizi. Il Pd propone di lavorare concretamente all’interno dei bilanci di Camera e Senato per ridurre la spesa collegata agli immobili (affitti), per dare trasparenza e risparmiare sui servizi offerti.
- Gli emendamenti al Senato. Con gli emendamenti alla manovra proposti anche insieme a Idv e a Udc il Pd punta inoltre ad alcune riforme capaci di dare un contributo importante al contenimento della spesa pubblica.
Tra queste proposte vi sono:
1. L’accentramento dei comuni più piccoli.
2. L’accorpamento delle province sotto i 500.000 abitanti (di fatto si arriverebbe ad un dimezzamento delle attuali province).
3. L’accorpamento delle società che fanno capo ai comuni (un comune non potrà avere più di una società: e così verrebbero meno migliaia di aziende, con i relativi consiglieri).
4. La totale incompatibilità dell’incarico dei parlamentari con qualsiasi altro incarico (sindaco, consigliere, presidente di provincia…).
5. Taglio delle auto blu e dei voli blu, limitandone l’uso a chi ne ha davvero bisogno.
6. Reintroduzione del tetto alla retribuzione dei manager pubblici
Queste proposte costituiscono un punto fermo del Pd, un patrimonio di iniziative sulle quali daremo battaglia e che il Pd si impegna a realizzare.
lunedì 18 luglio 2011
lunedì 20 giugno 2011
PEZZO DOPO PEZZO SMANTELLANO L’OSPEDALE.
La chiusura definitiva del punto nascite è ormai un dato acquisito, non se ne parla neanche più. Chi temeva che quello fosse il primo passo verso la chiusura dell’Ospedale ora ha nuovi motivi di preoccupazione.
Prosegue infatti l’opera di progressiva distrazione di risorse e servizi che sta sfigurando il volto di nel nostro nosocomio.
Queste sono le ultime, al momento ufficiose, “notizie dal fronte”:
- ginecologia accorpata a chirurgia, con conseguente riduzione dei servizi dedicati.
- eliminazione di posti letto ( si dice 12) nel reparto di medicina.
- diminuzione degli ambiti di intervento di chirurgia.
Tutto ciò avviene in un quadro generale di ridimensionamento complessivo delle prestazioni e della qualità dei servizi, con liste d’attesa dai tempi inaccettabili e conseguente, progressivo ricorso da parte dei cittadini ad altre strutture, in particolare private.
Tutto questo nel silenzio più assoluto, anche da parte di chi, come la Lega (sempre meno di lotta e sempre più di governo e poltrone) aveva affermato di aver risolto ogni problema: resterà nella storia il trionfante volantino con cui comunicava di aver salvato il punto nascite.
Tale situazione appare essere il risultato di tante deboli iniziative e millantati successi vantati dalle forze di governo: la Giunta Spigolon, Lega e Pdl non hanno lesinato dichiarazioni di guerra e documenti ultimativi contro il Direttore Generale dell’ULSS 6, ottenendone solo l’ostilità e colpevolmente ignorando le vere responsabilità che stanno tutte a livello regionale.
infine, come Partito Democratico, abbiamo raccolto migliaia di firme a sostegno di una lettera inviata al Presidente Zaia evidenziando tutte le buone ragioni per mantenere in vita il nostro Ospedale: risposta non pervenuta, evidentemente l’opinione dei cittadini non interessa.
Allora diciamo chiaramente che non c’è speranza di cambiare le cose se non sono i cittadini stessi, e con essi i lavoratori dell’Ospedale, a far sentire la propria voce organizzandosi e iniziando efficaci azioni di sensibilizzazione, di protesta e di proposta.
Noi del Pd saremo al loro fianco. c.i.p. 18/06/2011
lunedì 13 giugno 2011
REFERENDUM POPOLARE 12/13 giugno 2011
I Quesito, Privatizzazione dell'acqua 56,71 %
II Quesito, Profitti sull'acqua 56,74 %
III Quesito, Energia nucleare 56,87 %
IV Quesito, Legittimo impedimento 56,68 %
giovedì 19 maggio 2011
DONNE DEMOCRATICHE
CONFERENZA PERMANENTE DELLE DONNE DEMOCRATICHE
Provincia di Vicenza
sabato 21 maggio 2011
è indetta la
ASSEMBLEA NUMERO ZERO
della
Conferenza permanente delle Donne Democratiche
della Provincia di Vicenza
presso la sede del Partito Democratico
via dell’Oreficeria 32
Vicenza
dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Programma dei lavori
Ore 16.00/ 16.15 Registrazione delle partecipanti
Ore 16.15 Presentazione delle finalità della Conferenza
Ore 16.30 Relazioni delle Delegate alla Conferenza Nazionale di Roma
Ore 16.45/ 17.30 Dibattito su temi di genere
Elezione della Portavoce della Conferenza
17.30 Presentazione delle candidature
18.00/18.30 Votazione
mercoledì 18 maggio 2011
domenica 1 maggio 2011
14 maggio 2011
Perchè esiste la Politica? Oggi più che mai c'è la forte necessità di ritrovare una mediazione tra il 'bene comune' e il mezzo per raggiungerlo. Il prof. Antonio Zulato, docente di filosofia e storia, ci riporterà ai fondamenti della 'filosofia politica' per riscoprire i pensieri dei grandi filosofi per confrontarli con i pensieri dei nostri politici moderni.
lunedì 18 aprile 2011
martedì 22 marzo 2011
lunedì 14 marzo 2011
Antonio Ingroia: l'intervento in piazza, le critiche, la replica
Parlando del suo intervento, il procuratore aggiunto di Palermo ha affermato di aver espresso considerazioni critiche, ma sobrie così come richiesto da Vietti e ha detto: 'Credo di avere il diritto, ma anche il dovere di fare sapere il punto di vista dei magistrati su una questione che riguarda tutti. Non mi sembrano affatto sobri, invece, gli attacchi che gettano fango su chi non la pensa allo stesso modo. Ecco perché ho apprezzato le parole del ministro della Giustizia, che mostra tolleranza nei confronti delle opinioni diverse'.
Ingroia ha poi spiegato che quella di sabato non era una manifestazione di partito, ma un'iniziativa in difesa della Costituzione. Il pm ha auspicato che il clima possa rasserenarsi, 'anche se le premesse non sembrano delle migliori', e che non sia iniziata una 'caccia al pm'.
venerdì 25 febbraio 2011
mercoledì 16 febbraio 2011
Venerdì 18 febbraio 2011, ore 20.45
lunedì 14 febbraio 2011
mercoledì 19 gennaio 2011
Lettera aperta sul ricatto Fiat alle lavoratrici e ai lavoratori
le donne del PD si mobilitano
Caso Ruby Raccoglieranno firme in tutta Italia per difendere la dignità delle donne che il Premier con gli ultimi sviluppi sul caso Ruby ha calpestato. A lanciare la mobilitazione è il Partito democratico in particolare le donne della segreteria Pd che hanno fatto la proposta durante la riunione nella sede del partito. "E' stata calpestata la dignità delle donne - hanno spiegato - esigiamo rispetto"
Il caso Ruby tocca tutti, le donne in particolare. E mentre le ministre del Pdl scendono in difesa del premier definendolo un "perseguitato" e la "prima vittima di un massacro mediatico", le donne della segreteria del Pd decidono di raccogliere firme per chiedere il rispetto di una dignità femminile che in questi ultimi giorni, è stata più volte "calpestata". Ma parlano anche di "dignità del Paese".
Dal centrodestra si opta per la politica dello struzzo. "In questa temperie politica e culturale le parlamentari del PDL sentono il dovere - scrivono in in una nota- di sottolineare con forza l`intensa e appassionata azione del Governo Berlusconi compiuta a favore delle donne e per il rispetto complessivo della condizione femminile e dei minori. Infatti, sono del nostro Governo la legge sullo stalking, l`inasprimento delle pene per i reati di violenza sessuale, l`approvazione della Convenzione di Lanzarote contro gli abusi sui minori, la lotta alla pedopornografia, la legge contro le mutilazioni genitali femminili e quella sulle quote rose all`interno dei cda".
Dopo gli ultimi sviluppi che hanno interessato il premier, dalla segreteria del Partito democratrico arriva la proposta di una raccolta firme da fare in tutta Italia: "Adesso basta. Esigiamo rispetto. Il capo dell'esecutivo ci imbarazza davanti al mondo", si legge nel comunicato.
"Presidente, ora basta. Si dimetta adesso. Liberi l'Italia dall'imbarazzo", continua il comunicato. Lo spettacolo indecoroso che sta offrendo al mondo intero non è degno di un Paese civile. Ciò a cui stiamo assistendo supera ogni limite, in un decadimento dei costumi e della morale pubblica, a cui pure ci aveva tristemente abituato, che oggi precipita all'estremo della prostituzione minorile", scrivono nella lettera Roberta Agostini, Stella Bianchi, Cecilia Carmassi, Annamaria Parente, Francesca Puglisi.
"E' intollerabile che i suoi comportamenti la espongano all'accusa di essere il diretto protagonista e impresario del set degradante che ci ha già propinato in decenni di trash televisivo. Ed altrettanto intollerabile è che proprio lei, che a parole sbandiera il primato del merito e della famiglia, nei fatti cerchi solo un patetico acquisto di favori sessuali, riducendo le donne a merce e oggetto di scambio. Le donne di questo Paese sono altro: sono talento, lavoro, impegno, fatica, bellezza, cuore, dignità e serietà. In nome della nostra dignità e serietà, esigiamo rispetto", concludono nella lettera.
Una lettera che raccoglie l'immediata adesione di tutte le deputate del gruppo Pd alla Camera dei deputati. Qui, a lanciare l'iniziativa la deputata lombarda Emilia De Biasi: "Siamo con le donne della segreteria nazionale del Pd, perché la dignità delle donne e delle istituzioni non può essere ulteriormente calpestata: Berlusconi si deve dimettere. Siamo all'ultima fermata, quella dei festini con le minorenni, della sovrapposizione fra vita privata e ruolo pubblico del premier, abituato a comprare tutto: aziende, deputati, donne. Non in nostro nome, presidente Berlusconi". E' quanto si legge in un appello sottoscritto da Emilia De Biasi, Elisa Marchioni, Delia Murer, Barbara Pollastrini, Lucia Codurelli, Anna Paola Concia, Susanna Cenni, Luisa Gnecchi, Donatella Mattesini, Letizia De Torre, Ileana Argentin, Marina Sereni, Sabina Rossa, Maria Coscia, Paola De Micheli, Raffaella Mariani, Laura Froner, Maria Grazia Gatti, Chiara Braga, Rosa Villecco Calipari, Manuela Ghizzoni, Carmen Motta, Marilena Samperi, Doris Lo Moro, Sesa Amici, Marianna Madia, Donata Lenzi, Luciana Pedoto, Silvia Velo, Alessia Mosca, Rosa De Pasquale, Daniela Cardinale, Alessandra Siragusa, Amalia Schirru, Luisa Bossa, Daniela Sbrollini, Teresa Bellanova, Caterina Pes, Giusy Servodio, Vittoria D'Incecco, Elisabetta Rampi, Pina Picierno, Laura Garavini, Maria Grazia Laganà Fortugno, Cinzia Capano, Donatella Ferranti.
lunedì 17 gennaio 2011
martedì 11 gennaio 2011
CENA DEMOCRATICA
sabato 8 gennaio 2011
quelli che aspettano l'Italia che resiste
Quello che mi viene spontaneo scrivere dopo la manifestazione davanti all'ospedale.
alcuni di noi c'erano e hanno parlato altri anche se presenti non lo hanno fatto altri invece non c'erano. Sappiamo benissimo quale sarà il risultato finale ma ... io mi pongo una domanda:
- è giusto lasciare che siano altri a definire il nostro presente e il nostro futuro? e che?forse siamo dei Don Chisciotti sgangerati?
“Don Chisciotte è partito per riparare torti, assistere bisognosi,
liberare gli oppressi e allora riesce a scorgere i maligni anche sotto
le banali apparenze. Per lui la realtà è travestimento. E ci si slancia
contro per colpire le soverchianti forze della prepotenza. E finisce
atterrato, battuto, si riassetta dalle ammaccature ed è pronto per
l'avventura nuova. Non si lascia abbattere da nessuna sconfitta. È
perciò invincibile, titolo che spetta non a chi vince sempre, ma a chi
si dichiara arreso e dopo ogni batosta si batte di nuovo, ancora e a
oltranza. I nostri tempi sono suggestionati dall'attributo 'vincente',
che esalta il vincitor perpetuo, buono da copertina, ma fasullo alla
prima prova contraria di una sconfitta. Allora l'acclamato vincente
perde un colpo e il suo smalto si sgretola in angosce, farmaci, droghe.
'Vincente' è la moneta falsa d'oggigiorno. Mentre invincibile è
Chisciotte che non vince mai e che pure quando ottiene per accidente il
dominio di un regno, lo regala al suo scudiero Sancho. (...) Né
sognatore, né utopista, Chisciotte, l'invincibile che non ne vince una,
resta invincibile perché da nessuna sconfitta annientato, anzi da ogni
sconfitta resuscitato per battersi di nuovo. (...) Il visionario non è
un sognatore, ma un perseguitato in veglia da un lucidità spietata.
Accetta di portarla sapendo di cacciarsi in un isolamento. La leggenda
su di lui pretende che sia un travisatore della realtà. Ma è più
realista forse chi ha di fronte un torto, un'ingiustizia, e resta
inerte? Non è un travisatore di realtà chi assiste a una prepotenza
credendosi davanti a una scena come spettatore? L'inerzia dello
spettatore è della peggior pasta: travisa la realtà, la riduce a scena
offerta allo sguardo”
Battersi e resistere, ripartire sempre...
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